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PROGETTO

Kostrzyn (PL / EU) 20-06-2004 /// 31-08-2004

Torino (I / EU) 07-11-2004 /// 30-01-2005

Il progetto "Patterns" nasce dall'idea di sovrapposizione e coincidenza del corpo - confine rispetto al mondo esterno - con quello di territorio. Sovrapponendo concettualmente il corpo al territorio, si realizza una mappatura corpo-territorio attraverso l'abito.

La natura e la politica delimitano/tagliano i territori, muovono le frontiere. Ma dietro lo spostamento delle linee, i giochi di potere e le strategie, si nascondono segni molto profondi e duri. Tagliare e ridisegnare i territori, come ad esempio la linea Oder-Neisse tra Polonia e Germania o i quartieri progettati a tavolino per alcune classi sociali - Mirafiori a Torino o Scampia a Napoli- risponde a logiche e necessità di ordine politico oltre che sociale: sono segni nella storia e nella memoria, nella pelle, nel corpo.

In "Patterns kiosk", estate 2004, gli abiti disegnati riproducono zone ed edifici della mappa delle città di Kostrzyn (Polonia). Realizzati da due sarti, che durante il periodo della mostra "Dialog Loci", realizzata a Kostrzyn, hanno lavorato in un chiosco inserito nel bazar di frontiera - mercato transfrontaliero. I visitatori potevano scegliere i modelli e le stoffe per la realizzazione degli abiti.

"Patterns Torino" (Galleria Nicola-Fornello, Torino) rappresenta il proseguimento dell'azione sulla frontiera tedesco polacca: anche qui un sarto realizza abiti disegnati su porzioni del territorio torinese segnati da una profonda caratteristica sociale: i quartieri Mirafiori, Vanchiglia, lo Stadio delle Alpi e San Salvario.
Nella prima stanza la traccia del cartamodello-territorio viene proiettata e dipinta sulle pareti mentre mucchi di stoffa attendono, stipati, di prendere forma. Il tavolo e la macchina da cucire, coperta di bobine e fili, frange e ritagli, nella seconda stanza, testimoniano il lavoro settimanale del sarto. I manichini indossano i primi modelli realizzati e alcuni piccoli collages alle pareti riproducono il progetto.

I cartamodelli, a disposizione del pubblico, possono essere collezionati ed usati, gratuitamente.